lunedì 21 gennaio 2013

Il Senatore Antonio d'Alì presenta emendamento Tares

Senatore Antonio d'Alì proroga Tares
La nuova imposta sui rifiuti, chiamata Tares, è entrata in vigore il primo gennaio 2013 però è slittato il pagamento della prima rata per via dell'emendamento firmato dal Senatore Antonio d'Alì.
D'Alì, che presiede la Commissione Ambiente, ha fatto in modo che sia il prossimo governo a occuparsi di questa tassa e, possibilmente, riformularla per non pesare troppo sulle tasche degli italiani. L'obiettivo del PdL, infatti, è abbassare la pressione fiscale e riuscire a diminuire le tasse come la Tares e l'Imu che rappresentano un costo notevole per famiglie e imprese, già duramente colpite dalla crisi economica.

La prima proposta presentata chiedeva il rinvio dell'applicazione della legge, ma la Commissione Bilancio ha negato questa possibilità, così si è arrivati a un compromesso che permette di rinviare il termine di pagamento (previsto per aprile e oggi per luglio) e di decidere come suddividere le rate (saranno i comuni a farlo).
C'è un rischio di accavallamento di scadenze fiscali nella seconda parte del 2013, ma se non altro non sarà il Governo Monti a decidere cosa fare di questa tassa: chi vincerà le elezioni avrà la responsabilità di ripensare la Tares e, secondo d'Alì, dovrà risolvere le iniquità di questa imposta che è legata alla grandezza dell'immobile e non alla produzione di rifiuti.

L'emendamento del Senatore Antonio d'Alì consente dunque ai contribuenti di avere più tempo e non preoccuparsi immediatamente di questa ulteriore scadenza.
Gli enti locali avranno la possibilità di stabilire l'entità delle rate, ma l'auspicio è che nei prossimi mesi venga modificato l'impianto della Tares, che dovrebbe tenere conto di chi produce realmente più rifiuti anziché seguire un criterio discutibile come quello dell'ampiezza degli immobili.

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